16 dicembre 2023

La violenza non è amore!!

 Alla fine capì che non era colpa sua.

Capì in quel momento che tutto ciò non era normale.

Che non dovrebbe chiedere il permesso di uscire di casa.

Che la cena non doveva essere preparata all'arrivo e che non succedeva nulla se il cibo era freddo.

E se dicesse "tesoro" e lui rispose: Inutile!! Non dovevo essere d'accordo.

Che nessuna ubriachezza giustifica, che nessun sovraccarico di lavoro serve da spiegazione.
Alla fine capì che non era stupida, né brutta, né serva, poiché lui la insultava o la faceva sentire...

Capì che sorridere non era proibito.

Che aveva il diritto di farlo, che parlare al telefono, prendere un caffè, studiare per avanzare o cercare lavoro non era illegale.
"Tu, strofinaccio!! gli ordinò.
E si rese conto, finalmente, che avrebbe potuto rispondergli "NO!!".

Che aveva anche il diritto di parlare nonostante il suo "stai zitto, troia!!!"

E obbligo di non sopportare che baci gli altri.

Alla fine si rese conto che la paura è un miserabile nascondiglio.

Capì che solo sconfiggendolo avrebbe potuto impedirgli di accettare per oro colato il "Ti do la mia vita" che un giorno, anni fa, al loro matrimonio, si scambiarono entrambi.
Così finalmente se ne è accorta.

Respirò e lasciò uscire ciò che aveva immagazzinato dentro per tanto tempo:
"Ti denuncerò, sei un bastardo...!!!".

Non riuscì a finire la frase.

Il suo coraggio era arrivato tardi.....

Il suo disgustoso pugno, invece, non tardò di un secondo...

Sono tutte violenze, che nell’ambiente familiare si concretizzano in attacchi fisici, come percosse, contusioni o ferite, oppure in attacchi verbali come insulti, minacce, umiliazioni…

Rappresentano un attentato alla dignità della persona e un deterioramento dei beni giuridicamente tutelati: l'integrità fisica, l'onore, la libertà e la sicurezza personale o la libertà sessuale.

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