07 marzo 2024

"Riflessioni sull'amore per il mare: Un'ode alla bellezza del mare"

Il mare è una fonte di ispirazione per molti di noi. La sua bellezza e il suo fascino ci attirano in modo irresistibile. A volte ci basta solo guardarne l'infinità per sentirci sereni e in pace con noi stessi. In questo articolo, parleremo dell'amore per il mare, della sua bellezza e del suo potere terapeutico. Scopriremo come l'oceano può aiutarci a rilassarci, a ispirarci e a rinnovare la nostra energia. Esploreremo anche le sue specie marine, la loro diversità, la loro forza e la loro fragilità. Inoltre, ci concentreremo sull'importanza di proteggere l'oceano e sulla necessità di preservare la sua bellezza per le generazioni future. Questo è un'ode all'amore per il mare e alla sua incommensurabile bellezza.

Il mare, con la sua vastità e profondità, incarna un'infinita bellezza che affascina e ispira l'anima umana da tempi immemorabili. Le sue acque che si estendono all'orizzonte, in un abbraccio eterno con il cielo, evocano un senso di meraviglia e mistero che risveglia in noi un profondo rispetto per la natura.
Le sfumature cangianti del blu, i riflessi del sole che danzano sulla superficie, le onde che si infrangono con forza sugli scogli: ogni elemento del mare racconta una storia unica e coinvolgente. È come se ogni onda portasse con sé un segreto da svelare, un invito a esplorare le profondità nascoste di questo regno sconfinato.
Ma non è solo la sua bellezza visiva a catturare il cuore di chi lo contempla. Il mare ha anche una voce potente e melodiosa, il suono delle onde che si infrangono sulla riva o il canto dei Delfini che risuona nelle profondità marine. Queste melodie naturali ci trasportano in un'altra dimensione, lontano dal trambusto quotidiano, immergendoci in un'atmosfera di pace e serenità.

In questo mare di emozioni e sensazioni, ci ritroviamo a riflettere sull'infinita bellezza del mare e sull'amore profondo che nutriamo per esso. È un amore che va al di là delle parole, che si manifesta nel rispetto per la sua grandiosità e nella gratitudine per i doni che ci offre. In quest'ode alla bellezza del mare, ci lasciamo trasportare dalle sue onde e ci lasciamo avvolgere dalla sua magia senza tempo.

Il mare, con la sua vastità e profondità, rappresenta un richiamo costante alla calma e alla serenità. Il suono delle onde che si infrangono sulla riva, il riflesso argenteo della luna sull'acqua, e la brezza salina che accarezza il viso creano un'atmosfera unica e magica. In quei momenti di contemplazione, ci si sente avvolti da una sensazione di pace interiore e di connessione con la natura.

Il mare, con i suoi colori mutevoli e le sue infinite sfumature, ci ricorda l'importanza di lasciarci trasportare dalle emozioni e di abbandonarci al flusso della vita. In un mondo frenetico e caotico, il mare ci offre un rifugio, un luogo dove ritrovare equilibrio e armonia.

Quando ci immergiamo nella bellezza dell'oceano, ci rendiamo conto della nostra piccolezza di fronte all'immensità del creato e allo stesso tempo della nostra preziosità come parte integrante di esso. Questo richiamo alla calma e alla serenità che il mare ci regala è un prezioso dono che possiamo cogliere ogni volta che ci lasciamo cullare dalle sue acque.

L'acqua ha da sempre esercitato un fascino profondo sull'umanità, rappresentando un elemento primordiale che incanta e cura. Il potere terapeutico dell'acqua è ampiamente riconosciuto e apprezzato in molte culture e tradizioni antiche. I suoni rilassanti delle onde che si infrangono sulla riva, la sensazione di freschezza e purezza che emana dall'acqua, e la vastità infinita dell'oceano sono elementi che hanno il potere di lenire l'anima e rinnovare lo spirito.

Molti ritengono che trascorrere del tempo vicino all'acqua abbia effetti benefici sulla salute mentale e fisica. L'ascolto del suono delle onde può ridurre lo stress e l'ansia, inducendo uno stato di calma e serenità. Inoltre, il contatto con l'acqua può avere un effetto rinfrescante e rigenerante sul corpo, alleviando la stanchezza e rigenerando le energie.

La vista del mare, con i suoi colori mutevoli e la sua vastità infinita, può ispirare un senso di meraviglia e contemplazione, aiutandoci a riflettere sulla grandezza della natura e sulla nostra piccolezza nell'universo. In un mondo frenetico e caotico, ritagliarsi del tempo per immergersi nella bellezza dell'acqua può essere un'esperienza rigenerante e meditativa, in grado di nutrire il nostro spirito e rinnovare il nostro amore per il mare.

Il mare ha il potere di ispirare sentimenti profondi di amore e ammirazione in coloro che lo contemplano. È un luogo di bellezza senza tempo, che cattura l'immaginazione e nutre l'anima. Riflettere sull'amore per il mare significa immergersi in un mondo di meraviglia e mistero, dove le onde danzano al ritmo del vento e il sole dipinge il cielo di sfumature dorate all'orizzonte.

Innamorarsi del mare significa abbracciare la sua immensità e lasciarsi trasportare dalle sue infinite sfumature di blu. È come sentirsi parte di qualcosa di più grande di sé stessi, di fondersi con la vastità dell'oceano e lasciarsi cullare dalle sue acque.

Ogni onda che si infrange sulla riva porta con sé un racconto diverso, una storia da narrare al cuore di chi sa ascoltare. L'amore per il mare è un sentimento che va al di là delle parole, che si manifesta nel silenzio di un tramonto sulla spiaggia deserta o nel frastuono delle onde che si infrangono sugli scogli.

Chi ama il mare sa che non si tratta solo di un luogo fisico, ma di uno stato d'animo, di un'emozione che pervade ogni fibra del nostro essere. È un amore eterno, che non conosce confini né limiti, che ci accompagna ovunque andiamo e ci ricorda sempre la bellezza e la grandezza del mondo che ci circonda.

Il mare, con la sua vastità e maestosità, ha il potere di ispirare la creatività in modi infiniti. Molti artisti, poeti, scrittori e musicisti hanno trovato ispirazione nelle profondità dell'oceano e nelle sue infinite sfumature di blu. Le onde che si infrangono sulla riva possono essere paragonate al ritmo di una melodia, mentre i colori cangianti del mare al tramonto potrebbero facilmente ispirare un dipinto mozzafiato.
La sensazione di libertà e di infinito che si prova di fronte al mare può spingere la mente a esplorare nuove idee e a lasciarsi trasportare dalla fantasia. Scrivere poesie che catturano l'essenza del mare, dipingere quadri che raccontano storie di mare, o comporre musica che evoca il suono delle onde sono solo alcuni modi in cui l'oceano ispira la creatività umana.

Quindi, se ti senti bloccato o hai bisogno di un po' di ispirazione, concediti una passeggiata lungo la spiaggia o fissati con lo sguardo sull'orizzonte infinito dell'oceano. Lascia che la bellezza e la grandiosità dell'oceano ti travolgano e ispirino la tua creatività in modi che nemmeno immagini.

6. Il legame tra l'uomo e il mare attraverso i secoli

Il legame tra l'uomo e il mare è un rapporto intrinseco che ha resistito alla prova del tempo attraverso i secoli. Sin dalle epoche antiche, l'umanità ha nutrito una profonda connessione con l'oceano. I mari hanno rappresentato non solo una fonte di sostentamento e di vita, ma anche un'infinita fonte di ispirazione, mistero e meraviglia.

I marinai dell'antichità si avventuravano in mari sconosciuti, spinti dalla curiosità di scoprire nuove terre e nuove culture. Il mare, con la sua vastità e la sua imprevedibilità, ha sempre incantato e spaventato gli uomini, suscitando un misto di emozioni contrastanti. Le leggende e le storie tramandate di generazione in generazione sono intrise di avventure marine, di naufragi epici e di incontri con creature marine leggendarie.
Nell'arte e nella letteratura, il mare è stato spesso rappresentato come un simbolo di libertà, di speranza e di infinito. Le onde che si infrangono sulla riva, il riflesso del sole sull'acqua, il canto delle sirene: tutti elementi che hanno ispirato poeti, pittori e musicisti nel corso dei secoli.

Ancora oggi, il legame tra l'uomo e il mare persiste, nonostante le trasformazioni del mondo moderno. La bellezza dell'oceano continua a suscitare meraviglia e rispetto, e la sua importanza per l'ecosistema terrestre è sempre più evidente. In un mondo sempre più globalizzato, il mare rimane un elemento unificante che collega popoli e culture diverse, ricordandoci la nostra comune appartenenza a un unico pianeta blu.

Il mare rappresenta un tesoro inestimabile di vita e bellezza, un ecosistema complesso e delicato che svolge un ruolo fondamentale per la sopravvivenza del pianeta. La vita marina, ricca e variegata, è un intricato equilibrio di specie che interagiscono in modi straordinari per sostenere la biodiversità e la stabilità del mare.
Le barriere coralline, le foreste di alghe, le praterie di posidonia e i vasti banchi di pesci sono solo alcune delle meraviglie che popolano i fondali marini. Questi habitat forniscono rifugio, cibo e riproduzione per innumerevoli creature marine, contribuendo alla regolazione del clima globale e alla produzione di ossigeno che tutti gli esseri viventi dipendono.

Preservare la vita marina e proteggere l'ecosistema marino è cruciale per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire. Attraverso la consapevolezza, la protezione delle aree marine protette e la riduzione dell'inquinamento, possiamo tutti contribuire a preservare la bellezza e l'importanza vitale del mare per il nostro pianeta.

Le esperienze personali di amore per il mare sono preziose e significative. Ognuno di noi ha un legame unico con l'oceano, che va oltre le parole e si manifesta attraverso emozioni profonde e connessioni spirituali. Per molti, il mare rappresenta un rifugio, un luogo di pace e di riflessione dove ci si sente veramente se stessi.

Le lunghe passeggiate sulla spiaggia al tramonto, il suono rilassante delle onde che si infrangono sulla riva, il profumo salmastro che riempie l'aria e il senso di libertà che si prova guardando l'orizzonte infinito: tutte queste esperienze contribuiscono a creare un legame speciale con il mare.

Alcuni di noi trovano ispirazione e creatività contemplando l'immensità dell'oceano, mentre altri si sentono energizzati e revitalizzati semplicemente guardando il mare. Indipendentemente da come o perché amiamo il mare, una cosa è certa: la sua bellezza e la sua grandezza sono in grado di toccare le corde più profonde del nostro essere.

Che si tratti di momenti solitari di contemplazione o di avventure con amici e familiari, le esperienze personali di amore per il mare ci ricordano la meraviglia e la bellezza del nostro mondo naturale. In un mondo frenetico e caotico, il mare rimane un faro di serenità e di speranza, un luogo dove possiamo ritrovare noi stessi e riconnetterci con la natura che ci circonda.

Il mare, con la sua vastità e maestosità, è una fonte inesauribile di bellezza e vita. Tuttavia, è fondamentale comprendere l'importanza di preservare e proteggere questo prezioso ecosistema per le generazioni future. Ci sono diversi modi in cui ognuno di noi può contribuire a salvaguardare l'oceano e garantire la sua salute a lungo termine.

Innanzitutto, è essenziale ridurre l'inquinamento marino limitando l'uso di plastica monouso e assicurandosi di riciclare correttamente i rifiuti. Un'altra azione importante è supportare le organizzazioni e le iniziative che si dedicano alla pulizia delle spiagge e alla salvaguardia della vita marina.

Inoltre, è fondamentale promuovere pratiche sostenibili di pesca e turismo marino per preservare gli ecosistemi marini e garantire la sopravvivenza di specie marine in pericolo. Educare e sensibilizzare le persone sull'importanza dell'oceano e sulle azioni che possono intraprendere per proteggerlo è anche essenziale per creare una maggiore consapevolezza e un impegno collettivo.

Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza nella protezione dell'oceano, e insieme possiamo lavorare per assicurare che la bellezza e la vitalità di questo straordinario ambiente continuino a ispirare e arricchire le nostre vite.

Conclusione.

Nel corso di questo viaggio attraverso le riflessioni sull'amore per il mare, abbiamo esplorato insieme le molteplici sfaccettature di questo immenso e affascinante elemento della natura. L'oceano rappresenta non solo una fonte di vita e di risorse inesauribili, ma anche un luogo di ispirazione e meraviglia senza limiti.
Celebriamo, quindi, la bellezza e la grandezza dell'oceano con gratitudine e ammirazione. È attraverso la sua immensità e profondità che possiamo riflettere sulla nostra stessa esistenza e sulla nostra connessione con il mondo che ci circonda.

Che sia lo scoppio di colori di un tramonto sul mare, il suono ipnotico delle onde che si infrangono sulla riva o la sensazione di libertà e di pace che si prova guardando l'orizzonte infinito, l'oceano ci regala momenti di pura bellezza e contemplazione.

In questo spirito di riconoscenza e di venerazione per l'incommensurabile bellezza dell'oceano, continuiamo ad esplorare, a proteggere e a onorare questo straordinario dono della natura che ci ispira e ci nutre profondamente. Lasciamoci cullare dalla sua maestosità e lasciamo che il suo fascino eterno ci accompagni sempre nel nostro cammino.

05 marzo 2024

La promessa di un politico è obbligatoria?

Si definiscono nostri rappresentanti e, in un certo senso, fanno offerte pubbliche di azioni per ottenere voti.

Possiamo leggere le condizioni di un contratto, accettarlo e aspettarci che venga rispettato. Inoltre, qualsiasi pubblicità del prodotto, davanti a noi consumatori, sarebbe obbligatoria per chi lo promuove. Potremmo leggere un programma politico, votare per il partito e sperare che si realizzi. E potremmo continuare ad aspettare più o meno come se si trattasse di una qualsiasi altra promessa elettorale. Subito dopo un'elezione – l'elezione di chiunque, non importa – potremmo trovarci di nuovo ad aspettare.

Con i politici, in linea di principio, non siamo uniti dall'amicizia o dall'amore. Si definiscono nostri rappresentanti e, in un certo senso, fanno offerte pubbliche di azioni per ottenere voti. Potrebbe sembrare ragionevole che siano vincolati a ciò che promettono. Ma è più complicato di così, per molte ragioni. Innanzitutto non è possibile né sapere chi ha votato per chi, né proporre che questo rapporto sia realmente un contratto. Non è nemmeno facile stabilire quali sarebbero le conseguenze legali che subirebbe il politico bugiardo, poiché è difficile individuare una vittima particolare; ed è improbabile che essi stessi legiferino sanzioni specifiche al riguardo. Inoltre, anche se molte promesse possono essere colpevoli della loro stessa frivolezza, la verità è che può succedere che venga promesso sinceramente qualcosa che gli eventi rendono straordinariamente difficile, al di là di ciò che è prevedibile o evitabile.  Non mancano nemmeno le promesse che, direttamente, sono giuridicamente o fattivamente impossibili fin dall’inizio, il che rende notevolmente difficile la loro realizzazione.

I politici non sono obbligati a dire la verità. Possono mentire. E non perché non ci siano conseguenze legali - cosa che non ci sono - ma perché non ci sono nemmeno conseguenze non legali. La Legge non garantisce ai politici il diritto di mentire; glielo abbiamo concesso.

Nel caso della Todde è evidente che non potrà mantenere molti di quei punti programmatici del suo programma elettorale.

IL SUONO Inafferrabile dell'anima.

Ho passato la maggior parte della mia vita a cercare la musica dentro di me. Quel suono sfuggente dalla mia anima.  E ho scoperto che ci sono cose per cui vale la pena aspettare. La musica è una di queste.

La musica piace alle persone. Ci sono quelli tristi e felici, disperati e disperate. Ce ne sono di complessi e complessi. Ci sono quelli che ti raggiungono nel profondo, quelli che ancorano la tua anima e sono instancabili, quelli che ti rimangono tatuati sulla pelle attraverso l'ascolto con straordinaria esistenza. Quelli di cui ti innamori o quelli che odi per quello che hanno assunto in una vita precedente. Quelli che sono nati dopo un'ubriachezza o il silenzio di una chiesa. Ci sono quelli che invidi per non aver scritto e suonato e, al contrario, quelli di cui rimpiangi che il destino ti abbia messo tra le dita. E infine ci sono quelli che ti accompagneranno sempre in questo viaggio meraviglioso, irripetibile, indimenticabile e unico che è la vita.

Non permettere che la tua musica muoia dentro di te. Sarebbe come se un cuore smettesse di battere. Il ritmo, la melodia e l'intonazione dipendono da te. Lascia che le note volino attraverso lo spartito, eseguendo piroette impossibili nella tua mente. Diventate i direttori della vostra sinfonia.

La musica sono suoni sfuggenti della nostra anima.

Auguro a tutti voi di scrivere tante composizioni musicali di quelle che sempre ci saranno, rimarranno e rimarranno. E ricorda che in questa vita coloro che sognano veramente e hanno la propria luce sono esseri umani.

 

03 marzo 2024

LA SOCIETÀ DEUMANIZZATA

La società è molto malata. Viviamo nell'immediatezza, vogliamo tutto adesso e subito, nella competitività perversa: “esci da qui, me la metto io”, indipendentemente da ciò che sente il tuo vicino; nel paragone assurdo: “devo essere di più, devo avere di più”; nei bisogni vani: “più possiedo, più mi sento completo”; e in un egoismo subdolo e maldestro: “Faccio questo perché in cambio voglio quello”.
Nuove tecnologie, diverse forme di comunicazione e la velocità di questo mondo... va troppo veloce!!! Disumanizzano la società.
Non sappiamo più chi siamo, con chi viviamo e, cosa ancora più triste, dove stiamo andando. Ci perdiamo nel nostro desiderio di presentare agli altri un essere umano che noi stessi non sappiamo chi sia. Quanto è tragico, quanto è perverso e quanto è machiavellico!
Diamo un cattivo esempio alla specie umana vivendo in una società dove coloro che vivono in libertà sono gli assassini e coloro che si sentono prigionieri, nella propria comunità, sono gli innocenti. Dove i giudici non amministrano la giustizia, ma si piegano contraddittoriamente alle leggi che loro stessi hanno giurato di applicare fedelmente. Laddove i politici non sono al servizio dei cittadini, al contrario, perseguitano con le loro decisioni coloro che li hanno votati.
Dobbiamo fermarci, dobbiamo fermarci!!!
Finché i social network continueranno a lodare quanto siamo felici, quanto siamo belli, quanto bene viviamo, quanto viaggiamo lontano e quanto ci amiamo, saremo in un limbo.
Dobbiamo tornare alle nostre origini, lasciarci commuovere da quei volti inondati di bellissimi sorrisi, da voci che canticchiano canzoni orecchiabili, da fotografie piene di ricordi intimi, da famosi giri di domande filosofiche, da sogni che profumano d'estate e da amori perduti nel destino .
Ho iniziato quel viaggio all'inizio molto tempo fa. Tratto l'orgoglio come se fosse un pallone da calcio e lo calcio il più lontano possibile; Lascio stare l'ego affinché possa imparare dal silenzio; E ho mandato odio, odio, in un'escursione molto lontana, senza biglietto di ritorno. Ma so che ci sono molti esseri umani che non ce la faranno. Tuttavia, non li giudico; Li accetto, li comprendo e li combatto. Anche se il nostro progetto di vita non è lo stesso, cerco di convincerli a seguire la filosofia del dare , che non è altro che umanizzare la società, affinché guarisca. Devi solo comportarti come un essere umano.
Dobbiamo imparare di nuovo ad essere persone migliori, più realistiche, più oneste, più generose, più esigenti con noi stesse, più connesse al mondo, più autocritiche, più empatiche; perché il denaro non dà la felicità poiché non ci aiuta nemmeno; perché siamo acqua e ossa, né più né meno; ammirare le piccole cose della vita, come le manie di mio padre; amare noi stessi e lasciare che gli altri ci amino; rinascere, ricostruire, lottare, respirare, continuare a donare ciò che ci costa e non abbiamo; chiedere perdono, amare senza riserve, non stancarci di ripetere e dire le parole “ti amo”, fino a consumarle; sapere che abbiamo famiglie e amici meravigliosi con cui possiamo parlare; e vivere, sì, vivere, che è ciò che differenzia noi che siamo qui da quelli che ci hanno lasciato.
Il peso di questa società disumanizzata può essere un peso troppo grande, doloroso e costante perché possiamo trovare soddisfazione. Ma purtroppo la vita è così breve per non essere felici, per non amare, per non credere, per non sognare, per non ridere, per non ballare, che abbiamo l'obbligo di esistere.
La storia è piena di eroi anonimi, esseri che hanno dedicato la loro esistenza ad illuminare il nostro universo con il loro scintillio. Ricorda, siamo noi e non gli altri ad avere la nostra luce.
Alla fine, le scienze esatte non definiscono la nostra vita, anche se la gente insiste nel dire che due più due fa quattro . La realtà non è questa; è piuttosto una questione di cuore, di emozione e di sensazione: una scienza imperfetta.
Pensa a quanti dei tuoi colleghi più stretti con cui parli di questo tipo di cose, che sono ciò che definisce veramente chi siamo. E quando lo avrai fatto, ti invito a esplorare. È qualcosa di molto bello, ma è molto difficile e richiede un coraggio che molti non sono disposti ad assumere.
Quanto è sbagliato credere che una persona sia qualcosa di più di una persona! Dobbiamo ricordare che la società non esisterebbe se non fosse per le persone che la compongono. Propongo una sfida: umanizzare la società, hai il coraggio?
(Dedicato a chi lotta per una società migliore)
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24 febbraio 2024

Chi ha pane non ha i denti, l’importante è avere i numeri giusti (anche se comprati)


Spesso rifletto, e questo non è di certo una novità, ma in questi giorni mi capita spesso di pensare  al detto “chi ha il pane non ha i denti” e viceversa, sembra che ormai l’importante sia avere i numeri giusti, stuoli di followers comprati e fasulli, è di vitale importanza avere grandi cifre.

Sono stanco di vedere persone che hanno il pane, ovvero persone che hanno le capacità, voglia di fare e costruire, che possiedono un talento innato nel comunicare e raccontare ma purtroppo non hanno i denti, sarebbe a dire la possibilità di farsi conoscere come dovrebbero, vengono poste nelle retrovie della rete perché, pur avendo grande ingegno, di qualunque genere esso sia, non hanno i numeri.

Non sto parlando in senso lato, ma parlo piuttosto dei numeri comprati di Instagram per fare un esempio; vedo continuamente perfetti incompetenti della vita e di quello che dovrebbe essere il loro lavoro che si riforniscono a rotta di collo di fan sui social network;  il loro più alto valore comunicativo è di scrivere quattro righe in croce come didascalia condite con una pioggia di stupide emoticon.  

Influencer anche famosi  e a quanto pare quotati che più di una fotografia in cui location e luci sono perfette o le stories di Instagram che mostrano il mega evento a cui sono presenti a scrocco e se aprono bocca sbagliano i congiuntivi o il semplice uso dei tempi verbali, non fanno altro.

Questi personaggi come possono influenzare se non raccontano, se le cose che tentano di scrivere sono un copia e incolla di cartelle stampa, se il loro pensiero massimo è mostrarsi in una piscina con un gonfiabile aberrante o fotografarsi i piedi che il più delle volte avrebbero bisogno di un podologo? Chi influenzano se i fantastigliardi di followers che hanno sono tutti finti e inesistenti?

Sono stanco di vedere ingiustizie perpetrarsi nel mondo del web, un mondo che premia solo chi ha la faccia come il culo e non chi ha veramente qualcosa da dire e soprattutto sa farlo; sono provato dal mio volere dimostrare come la leggerezza possa fare parte di me, ma che anche la cultura, il racconto e la voglia di combattere la superficialità più stupida dell'ostentare e lottare contro l’ignoranza a costo di sembrare fuori dal coro o spocchioso, hanno un ruolo fondamentale per me e per le persone che la pensano come me.

Conosco persone che non hanno idea di cosa voglia dire comunicare, studiare, avere passione per ciò che si fa e ciò che si vuole trasmettere, si lasciano trasportare dagli eventi (il più delle volte fortunati o creati ad hoc) senza domandarsi se il tutto è merito loro o piuttosto del fato benevolo e di trovarsi nel momento giusto, al posto giusto, per conoscere le persone giuste.

Sono stanco di vedere gente che va a sfilate (di cui ignorano il nome dello stilista o del significato del messaggio che risiede dietro una determinata collezione) o a fare i manichini a Pitti solo per farsi fotografare in outfit studiati per attirare l'attenzione e non per esprimere la propria personalità,  stanco che lo storytelling, di cui c’è sempre più bisogno, si riduca ad una mera fotografia, solitamente volgare, grottesca o al limite del porno a cui sono stati comprati pure i commenti.

Eppure, alle aziende e ai geni dei responsabili degli uffici stampa sembra non importare.

L’importante sono i numeri, anche se finti, comprati da qualche parte nel cyber spazio, acquisiti a colpi di follow/nofollow, o presi a pacchetti grazie ad app specifiche, a quanto pare, se non hai i numeri non ti si filano.

È la fiera della falsità, la sagra del posticcio, il mercato del nulla.

Puoi avere talento nello scrivere, nel fare video, essere l’uomo più affascinante del mondo, la donna più bella e intrigante, avere fotografie scattate da David La Chapelle ma se non hai 800 mila milioni di followers (finti) non sei nessuno.

Numeri vuoti, che sono solo numeri appunto, non ci sono persone reali dietro ad essi, ma se parli con un’azienda la prima domanda che ti viene fatta è: “Quanti followers hai in Instagram?”- “Mhm sono un po’ bassini…” della serie, ritenta (quando avrai grandi numeri finti) sarai più fotunato.

Non viene neanche presa in considerazione la possibilità che i numeri bassi siano composti da persone reali, e quindi veri soggetti che vedono, leggono e interagiscono con ciò che pubblichi, l’importante è avere grandi numeri, finti come una camicia di seta fatta con fibre di Amianto, devono essere alti, possibilmente dai 50k in su.

Non è importante che tu ti sbatta a trasmettere emozioni, a descrivere un luogo e le sue tradizioni, a creare contenuti per progetti di start up o per far percepire i veri valori di un’azienda e i suoi prodotti, no! Tutto inutile, basta una stupida fotografia fatta decentemente, l’elettroencefalogramma di un criceto autistico e un minimo investimento pecuniario con la carta di credito e booom …sei il più grande influencer di tutti i tempi e ti pagano pure per questo.

Sono stanco di combattere per la verità, per la trasparenza e i valori a cui sono legato, stanco  delle truffe, stanco di essere contattato da vari magazine e sentirmi dire: “È da un po’ di tempo che ti stiamo studiando, fai dei buonissimi contenuti potresti collaborare con noi ma per ora non c’è budget ma abbiamo molta visibilità da darti”, stanco di ricevere stupidi regalini a cui fare la foto e postarla senza poter descrivere il concetto, il design o i materiali innovativi di determinati prodotti perché: “Fatti bastare l’omaggio, noi vorremmo solo che pubblicassi la foto, l’articolo non ci interessa, anche perché dovremmo pagarlo”.

Se prima vedere che, a distanza di poche ore o di una notte, qualcuno aumentava come per magia i propri followers da 120 anime a 50k mi mandava in bestia, ora sono stanco persino di incazzarmi, penso solo che se una giustizia divina esiste, questo gioco sarà una bolla di sapone destinata a scoppiare, e alla lunga, solo chi avrà realmente costruito con mattoni reali le fondamenta della sua casa nel web potrà virtualmente viverci, gli altri saranno un ricordo offuscato che si affievolisce di giorno in giorno come i propri followers, che una volta comprati, dopo pochi giorni spariscono, ma guarda un po' che strana faccenda.

 

23 febbraio 2024

Ogni figlio è il padre della morte di suo padre.

Pubblico oggi una grande riflessione, per aver saputo esprimere in parole sentimenti, sensazioni ed esperienze così complesse come l' inversione dei ruoli paterno-filiali nell'ultima fase della vita di un anziano non autosufficiente .

Vi invito a lasciare i vostri commenti dopo questa fantastica lettura.

“ C'è una rottura nella storia della famiglia, dove le età si accumulano e si sovrappongono e l'ordine naturale non ha senso: è quando il figlio diventa padre di suo padre.
È allora che il padre invecchia e comincia a trotterellare come se fosse nella nebbia. Lento, lento, impreciso.
È quando uno dei genitori che ti teneva stretta la mano quando eri piccolo non vuole più restare solo. È quando il padre, un tempo fermo e insormontabile, si indebolisce e fa due respiri prima di alzarsi dal suo posto.
È quando il padre, che un tempo comandava e ordinava, oggi non fa altro che sospirare, solo gemere, e cerca dove sono la porta e la finestra: ogni corridoio è ormai lontano.
È quando un genitore precedentemente volenteroso e laborioso non riesce a indossare i propri vestiti e non ricorda i farmaci che ha preso.
E noi, da bambini, non faremo altro che accettare di essere responsabili di quella vita. Quella vita che ci ha dato i natali dipende dalla nostra vita per morire in pace.
Ogni figlio è il padre della morte di suo padre.
Forse la vecchiaia del padre e della madre è curiosamente l'ultima gravidanza. Il nostro ultimo insegnamento. Un'opportunità per ricambiare la cura e l'amore che ci hanno donato per decenni.
E proprio come abbiamo adattato la nostra casa per prenderci cura dei nostri bambini, bloccando le prese della luce e montando dei box, ora cambieremo la distribuzione dei mobili per i nostri genitori.
La prima trasformazione avviene nel bagno.
Saremo i genitori dei nostri genitori che ora metteranno una sbarra sotto la doccia.
Il bar è emblematico. Il bar è simbolico. La sbarra inaugura il “detemperamento delle acque”.
Perché la doccia, semplice e rinfrescante, è ormai una tempesta per i vecchi piedi dei nostri protettori. Non possiamo lasciarli per nessun momento.
La casa di chi si prende cura dei propri genitori avrà dei rinforzi ai muri. E le nostre braccia saranno estese sotto forma di ringhiere.
Invecchiare è camminare aggrappandosi agli oggetti, invecchiare è anche salire le scale senza gradini.
Saremo estranei a casa nostra. Osserveremo ogni dettaglio con paura e ignoranza, con dubbio e preoccupazione. Saremo architetti, designer, ingegneri frustrati. Come non prevedere che i nostri genitori si sarebbero ammalati e avrebbero avuto bisogno di noi?
Rimpiangeremo i divani, le statue e la scala a chiocciola. Rimpiangeremo tutti gli ostacoli e il tappeto.
Felice è il figlio che è padre di suo padre prima della sua morte, e povero è il figlio che appare solo al funerale e non si saluta neanche un po' ogni giorno.
Il mio amico Alfredo ha accompagnato suo padre fino ai suoi ultimi minuti.
All'ospedale, l'infermiera lo stava spostando dal letto alla barella, cercando di cambiare le lenzuola, quando Alfredo gridò dal suo posto:
- Lascia che ti aiuti .
Raccolse le forze e prese suo padre sulle ginocchia per la prima volta.
Appoggiò il volto di suo padre al petto.
Ha messo sulle sue spalle il padre consumato dal cancro: piccolo, rugoso, fragile, tremante.
Rimase abbracciato a lungo, il tempo equivalente alla sua infanzia, il tempo equivalente alla sua adolescenza, un tempo bello, un tempo infinito.
Dondolando suo padre da una parte all'altra.
Accarezzare suo padre.
Suo padre si calmò.
E disse a bassa voce:
– Sono qui, sono qui, papà!
Ciò che un genitore vuole sentire alla fine della propria vita è che il proprio figlio è lì.” 

09 febbraio 2024

Politica e promesse non mantenute.

Prima di iniziare avverto che oggi non sarò politicamente corretto con la “classe politica” e con la politica in generale.

Siamo in campagna elettorale. I politici si scatenano . Si fanno prendere dal panico. Alcuni potrebbero perdere il potere, altri lo apprezzano. Tutti lo desiderano.
In politica non tutto è molto credibile. Le diagnosi si fanno à la carte , sulla base di dati inventati, non verificati, che differiscono a seconda del colore politico della lente attraverso la quale si guarda, e quindi vogliamo fare scienza sulla base di dati non verificati. Gli stessi dati, qualunque essi siano, vengono interpretati in modo radicalmente diverso dai politici . Questa è una chiara dimostrazione di quanto la politica possa essere incoerente. Inoltre, la politica è una grande promessa . Ricordiamo tutti il famoso “Posso promettere e lo prometto”. Prometto che se governo, prometto che sarò implacabile contro..., prometto che aumenterò o abbasserò quella tassa, prometto che le pensioni aumenteranno, prometto... tutto quello che potete immaginare. Stiamo assistendo a un dibattito costante sulla politica sanitaria. Tutti i candidati parlano, tra le altre cose, di Salute. E lo fanno per promettere il possibile e l'impossibile . Più personale, più posti letto, più finanziamenti, più coperture, universalità, cure illimitate, tutto il necessario . E recuperare ciò che è andato perduto, e se uno dice 10, l'altro dice 15, sarà per promettere! Quelli che non hanno più possibilità di governare non promettono più, quelli che governano e ci hanno schiacciato, promettono di alzare il piede, di darci tutto, riconoscono che ce lo meritiamo, sì, da dopo le elezioni, prima niente. E coloro che possono rappresentare una vera alternativa al governo, lo promettono con cautela, per evitare che in seguito ricordiamo loro ciò che hanno detto. Insomma, è tutta una grande bugia, una farsa che si ripete ogni 5 anni. La politica è una pseudoscienza basata su grandi bugie . Quando si fanno i conti di base, tutto è più che dubbio. Se chiedi a un politico, quali soldi utilizzerà per pagare tutto ciò che promette? Com'è possibile se dice anche che abbasserà le tasse? Si possono porre queste e molte altre domande e la risposta sarà sempre la stessa. Se risparmieremo da questo o quello, se elimineremo le spese superflue, se lotteremo contro l’evasione fiscale, ecc. Ehi, lo dicono sempre ogni 5 anni, ma nessuno lo fa. E la cosa migliore è che quantificano e dicono, ad esempio, “in Italia vengono evasi 96,3 miliardi di euro, di cui 84,4 miliardi di mancate entrate tributarie e 11,9 miliardi di mancate entrate contributive”. E mi chiedo, se sanno cosa viene evaso, hanno scoperto e quantificato la frode fiscale? Allora, cosa ti impedisce di farlo? Ma no, penso piuttosto che quello che fanno sia finzione economica. E come questo esempio, possiamo citarne molti altri. Bene, e per finire, chiedo solo a tutti i politici di non ingannare più su questioni importanti . Parliamo seriamente delle grandi questioni sulle quali dobbiamo raggiungere consenso e accordo. Uno di questi è la Salute. Smettila di fare promesse, smettila di ingannare e di dire una cosa e fare il contrario. Non prenderci più in giro . Sedetevi, accettate, accettate e prendete sul serio qualcosa che è veramente serio, LA SALUTE . Ingenuo da parte mia, tra altri 5 anni diremo ancora la stessa cosa. E sappiate che mi piace la politica , seguo la politica e mi sento immerso nella vita quotidiana della politica. Ma questo non significa che io creda a tutto . Fin dalla giovinezza ho vissuto appieno le vicissitudini politiche, dal passaggio ad oggi. La cosa triste è che dopo tutti questi anni tutto è uguale. Promesse non mantenute. Ma continueremo a votare, scegliendo chi promette ciò che vogliamo sentire, scusando il “nostro” e mantenendo questo sistema basato su bugie, false promesse, inganni consensuali e sperando sempre che questa volta sia l’ultima. Sembra che i nuovi giochi portino freschezza, ma non nel senso di aria fresca, piuttosto in quello di più o meno la stessa cosa. Più vicino al “togliti tu così mi metto” che ora tocca a noi . Devi essere fresco!


07 febbraio 2024

Sardegna: Colonia svenduta

L'Algeria si è creata una sua Zona di interesse esclusivo e si è presa gran parte del Mare di Sardegna, per accordi presi con il Governo ombra italiano, cioè l'Eni.

Avete mai sentito gli uomini politici sardi rivoltarsi contro questo sopruso ?

Poi l'onnipotente Draghi, complice la Lega, con un Decreto ha stabilito che ogni decisione in materia energetica, comprese le autorizzazioni sia paesaggistiche che ambientali, sono di esclusiva competenza dello Stato Italiano, scatenando un'orda di speculatori, multinazionali e lobby.

Avete mai sentito gli uomini politici sardi rivoltarsi contro questo sopruso ?

È ormai certo che la Sardegna si può ficcare nel....cassetto dei sogni ogni progetto legato agli oltre 8.000 siti archeologici.

Si può ficcare nel..cassetto dei sogni lo sviluppo della più grossa industria isolana, il turismo.
E, seppur con conseguenze meno evidenti ma non meno dolorose, fra breve potrà ficcarsi nel....cassetto dei ricordi la pesca al tonno, e tante delle sue produzioni agricole e dell'allevamento.

Cari fratelli Sardi, tutte le strategie in atto, piano piano ma inesorabilmente, complici o semplicemente remissivi e proni tutti i partiti e tutti i politici candidati e non candidati, lasciano presagire che il progetto del Governo italiano di fare della Sardegna un immenso parco eolico e fotovoltaico per fornire energia elettrica a tutta l'Italia, verrà realizzato.

on mercoledì, febbraio 07, 2024 by Paolo Corrias | Leave a comment 

05 febbraio 2024

I miei ultimi vent’anni sono volati”

Qualche giorno fa un mio grande amico mi ha raccontato che i suoi ultimi vent'anni, la sua vita “erano volati via”, come un sospiro, come se non ci fosse stato un ieri. Ho pensato molto a quella conversazione e sono giunto alla stessa conclusione: gli ultimi vent'anni della mia vita sono volati.
E la frase di mio padre, era assolutamente premonitrice quando ci dava il consiglio d'oro di sfruttare il tempo. Oggi medito su quella frase e su quanto avesse ragione!
E il tempo è una risorsa che si esaurisce perché non è qualcosa che si può acquisire o comprare. Ci sfugge poco a poco come l'acqua quando ci sfugge dalle mani e si perde. Ecco perché dobbiamo rendere il tempo totalmente utile e possiamo riuscirci.
Quando eravamo giovani volevamo conquistare il mondo. Oggi lo mangerei anch'io, ma con un piano. Quella percezione, la routine, il non vivere nuove esperienze fanno passare il tempo senza che ce ne rendiamo conto.
Resta sempre meno tempo. Ecco perché credo che non dovremmo avere paura dei cambiamenti perché se sappiamo fare del cambiamento un'opportunità, vedremo davvero come possiamo guadagnare tempo nella vita.
Ricordo le estati della mia infanzia a Cagliari. Erano estati che passavano lente. Abbiamo fatto tutto e non abbiamo fatto niente. Il tempo sembrava essersi fermato. Andare al mare della mia città sono state esperienze uniche. Oggi inizi a disfare le valigie durante un viaggio di vacanza e lasciamo le cose in valigia perché…. Dobbiamo tornare indietro adesso. Tutto mi pesa particolarmente.
E il presente è molto diverso da quello che abbiamo dovuto vivere in passato. Oggi i social network hanno applicazioni che ti dicono da quanto tempo li usi. E in “un batter d’occhio” hai passato due ore a guardare Facebook.
In questi giorni, mi sono ricollegato ai ricordi dei miei ultimi vent'anni: libri non letti, musica non letta, ascolto, alcuni camicie nuove di zecca, alcuni quadri non appesi, semi non piantati, una valigia sopra un armadio, un disordine quasi ordinato, cassetti con oggetti che non ricordavo, una cravatta che non potevo mettere, foto da organizzare. Ho guardato una foto di esattamente vent'anni fa, quando andai per la prima volta a Vienna e il tempo si è fermato.Quante cose sono successe in vent'anni!!! Persone nuove che sono entrate nella nostra vita, persone care che se ne sono andate per sempre, esperienze indimenticabili, amori e crepacuori, tristezza e gioia, sorrisi e lacrime. Tutto questo è accaduto in due decenni che si sono consumati come una sigaretta di carta. Salutiamo un secolo e ne diamo il benvenuto a un altro.
Non possiamo fermare il tempo, ma possiamo usarlo meglio affinché “importi di più per noi”.
Forse la chiave è usarlo con persone che valgono davvero, (questo è fondamentale) non sprecarlo in situazioni in cui non vogliamo vivere, essere sinceri con la vita, fare le cose che avremmo voluto fare tutta la nostra vita e non siamo mai stati in grado di farlo.  Tutto ciò che è tossico richiede tempo. Fortunatamente, ho acquisito la grande virtù di scartarli immediatamente.  Beviamo la vita a sorsi. Godere di ogni momento, ogni odore, ogni sensazione, ogni gusto, ogni bacio, ogni abbraccio, ogni carezza, ogni sguardo, ogni sorriso.
Voglio vivere con l'anima aggrappata a dolci ricordi che mi rendono felice. Sentire che la vita vale la pena, che vent'anni hanno dato molto, anche se sono passati senza che ce ne rendessimo conto e sono sicuro che il meglio deve ancora venire per noi nei prossimi vent'anni.

23 gennaio 2024

Gigi Riva era diverso anche ai suoi tempi.

Se n'è andato Rombo di Tuono, uno dei più grandi calciatori italiani, che già mezzo secolo fa tutti ammiravano ma faticavano a definire. Rombo di Tuono. Questo era il suo soprannome, questo è stato per tutti Gigi Riva, scomparso oggi a 79 anni, tradito da quel cuore che aveva sempre usato più di ogni altro. Riva è stato qualcosa di unico nel panorama italiano, dentro e fuori dal campo con lui non esistevano, erano tutt'uno. Lo fu negli anni in cui il calcio in Italia cambiava, cominciava ad essere un'operazione anche economica, mutava pelle e assieme anche i suoi interpreti. Se non è stato un ultimo dei Mohicani, Gigi Riva ci è andato molto vicino, perché è stato uno degli ultimi giocatori ad anteporre gli effetti, il senso di appartenenza e soprattutto la lealtà, alle possibilità che gli avrebbero potuto offrire club più potenti e importanti del Cagliari, negli anni in cui era considerato l'attaccante più forte del mondo.

Lui, lombardo di Leggiuno, poco fuori Varese, quando migliaia di meridionali andavano verso il Nord Italia e il resto del mondo, con valigie tenute assieme con lo spago e tanti sogni, compì il tragitto inverso. Pur controvoglia finì in quell'isola di uomini orgogliosi, diversi da tutti gli altri. Della Sardegna Gigi Riva sarebbe stato qualcosa di più di una bandiera, sarebbe stato un condottiero, un eroe, un simbolo di riscatto, di ribellione anche, verso quel mondo del calcio che era soprattutto settentrionale. Ogni meridionale, non solo ogni sardo, che si guadagnava il pane nelle fabbriche, cantieri, acciaierie e veniva chiamato terrone, trovò in Rombo di Tuono un motivo per essere orgoglioso. Fu Gianni Brera a dargli quel soprannome, una delle tante intuizioni geniali della sua penna. Lui, così spesso parco di complimenti, adorò Riva come lo adorò quel vasto di mondo della cultura che intuì di trovarsi di fronte a un atleta omerico. La sua unicità all'interno del panorama calcistico italiano fu rivoluzionaria, col suo saper unire doti fisiche e atletiche di prima grandezza, con una potenza, una capacità di essere al momento giusto al posto giusto, che lo resero in pochi anni un grande protagonista della serie A. Infanzia dura e difficile, genitori scomparsi presto, lavorava in un'azienda produttrice di ascensori, fino a quando il Legnano lo portò in Serie C. Era il 21 ottobre 1962 quando Riva metteva per la prima volta i piedi in campo in un campionato che contava. Neppure un anno più tardi e su di lui piombava il Cagliari di Corrias, che lo prese per 37 milioni di lire.

Aveva 19 anni Gigi, nessuno poteva pensare che sarebbe stato il simbolo di un ciclo incredibile, di una favola calcistica che avrebbe portato i suoi frutti più dorati sei anni più tardi, con lo scudetto diventato leggenda. Era già diventato Campione d'Europa con quella Nazionale italiana, dove all'inizio fu uno dei tanti snobbati da Edmondo Fabbri. Albertosi, Cera, Gori, Domenghini e poi lui, Gigi Riva, che anticipò Maradona nell'usare il piede destro soltanto per salire sul bus. A lungo lo stesso Brera discusse se lo si potesse definire ala oppure attaccante universale, forse uno dei primi ad essere tale, ad anticipare ciò che oggi è norma, con quella capacità di partire laterale per poi accentrarsi, spaziare un po' su tutto il fronte offensivo. Fortissimo anche nel gioco aereo, Gigi Riva seppe sempre essere anche utile in copertura, tutto un insieme di virtù che non potevano che attirare su di lui anche le mire di un club come la Juventus. Il gran rifiuto di Riva, reiterato negli anni tra l'altro, rimane uno dei momenti più importanti dello sport italiano, anche uno dei più romantici, con quel miliardo di lire rifiutato per rimanere lì, in mezzo a quella gente che era diventata la sua gente, indipendentemente dalla miseria della loro situazione. "Quando vedevo la gente che partiva dalle 8 da Sassari e alle 11 lo stadio era già pieno capivo che per i sardi il calcio era tutto" avrebbe ricordato in seguito "Ci chiamavano pecorai e banditi in tutta Italia e io mi arrabbiavo". La sua ribellione poi dal campo di calcio si sarebbe trasferita anche altrove, nel campo privato, con la relazione con Gianna Tofanari, una donna sposata, che lo fece finire sulle prime pagine dei giornali, osteggiato dalla parte più conservatrice e reazionaria del paese. Anche in questo, pur senza volerlo, Gigi riva è stato in anticipo sui tempi.

Del calcio che era ancora uno sport dal popolo del popolo e per il popolo, Riva è stato il custode. Assieme a Mazzola, Gianni Rivera, Facchetti, Boninsegna, Burgnich fu protagonista di quella squadra azzurra che fece la storia. Dopo la vittoria negli Europei in casa, ai Mondiali in Messico si dannò l'anima in ogni partita, fu protagonista della mitica semifinale contro la Germania del Kaiser Franz Beckenbauer. I suoi abbracci con Rivera sono tra i momenti più emotivamente potenti della storia azzurra, lì si capisce la sua essenza di calciatore, di uomo: agonismo puro. "Fuori dal campo una persona assolutamente normale" ricordò una volta Albertosi "ma quando giocava diventava una bestia". Era vero. La forza di volontà che seppe far sua, gli avrebbe permesso anche di superare gravissimi infortuni, ivi compresa una frattura al perone che fece temere per la sua carriera. Sempre col Cagliari, solo col Cagliari, con cui chiude la carriera solo i 32 anni, dopo l'ennesimo infortunio. Schivo, un po' burbero, franco e sincero nei modi, è stato il Comandante del Cagliari da Dirigente e Presidente, dimostrando un'incredibile abilità manageriale, a dispetto di una scarsezza in termini monetari, che in fin dei conti era stata triste compagna dei sardi anche quando centrò uno scudetto che avrebbe avuto soltanto nel Verona di Bagnoli un erede narrativo.

Avrebbe sostenuto il "Casteddu" anche negli anni '80, nei momenti più difficili e duri. Da dirigente accompagnatore della Nazionale, l'immagine che di lui rimane più viva ancora oggi, è qualcosa a metà tra la gloria e la tristezza. Fu quell'abbraccio paterno con l'altro grande, eroe del nostro calcio: Roberto Baggio, in lacrime dopo la semifinale di USA 94 per l'infortunio. C'è lui che lo consola perché forse ha già capito come andrà a finire, perché c'era un'aurea di malinconica anche in Riva, di cui hanno scritto Pasolini e Angioni, a cui hanno dedicato canzoni, centri sportivi, ma la verità è che Riva quello che ha creato di consistente ed eterno, lo ha fatto in campo. Non gli andò mai giù il pallone d'oro scivolato via sul più bello, qualche torto arbitrale e la sfortuna che privò il Cagliari di altre vittorie. Eppure esemplare era la sua umiltà, il suo voler sempre ricordare a tutti che più in alto di lui in azzurro ci stavano Meazza e Piola. Con Gigi Riva oggi se ne va un monumento del nostro sport, nel senso più alto e nobile del termine, un esempio di rettitudine e di etica, di coerenza. Oggi i capitani mollano tutto per 30 denari in Arabia, poi fanno retromarcia, si battono la mano sul petto e intanto il procuratore già sta chiedendo chi è interessato. Per questo, anche per questo ma non solo, Rombo di Tuono sarà per sempre l'eroe per eccellenza del nostro pallone.

07 gennaio 2024

Elezioni regionali Sardegna 2024


Elezioni regionali Sardegna 2024.
È stata ufficializzata la data del voto: domenica 25 febbraio  2024per eleggere il nuovo presidente di Regione.

L’attuale presidente Christian Solinas, ultimo in un recente sondaggio di Swg sul livello di gradimento dei vari “governatori” nostrani, potrebbe non essere ricandidato dal centrodestra che vorrebbe puntare sul sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

Una spaccatura appare possibile così come nel centrosinistra: alle elezioni regionali in Sardegna il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle sosterranno la pentastellata Alessandra Todde, ma in campo ci sarà anche Renato Soru.

Elezioni regionali Sardegna 2024

In Sardegna nel 2019 per le elezioni regionali si è votato in data 24 febbraio e, stando allo Statuto, nel 2024 i sardi saranno chiamati a recarsi ai seggi in una data compresa tra il 25 febbraio e il 3 marzo.

Alla fine la Regione Sardegna ha deciso che per le elezioni regionali 2024 si voterà in data domenica 25 febbraio mentre, per quanto riguarda gli orari, i seggi resteranno aperti dalle ore 07:00 fino alle ore 23:00.

I simboli delle liste che parteciperanno alle elezioni regionali devono essere presentati entro il 15 gennaio, con le candidature invece che dovranno essere messe nero su bianco entro il 22 gennaio.

Elezioni regionali Sardegna: la legge elettorale

La legge elettorale per le elezioni in Sardegna è stata modificata per l’ultima volta nel 2013. Per garantire la governabilità, sarà eletto governatore il candidato più votato: se dovesse ottenere tra il 25% e il 40% dei voti ci sarà un premio di maggioranza del 55% dei seggi, oltre il 40% invece il premio sarà del 60%.

Con meno del 25% invece non scatterà alcun premio di maggioranza. La legge elettorale prevede la possibilità di effettuare un voto disgiunto (si può votare per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro), mentre la soglia di sbarramento è del 10% per le coalizioni e del 5% per le liste non coalizzate.

La Regione è poi divisa in otto circoscrizioni elettorali a cui sono state assegnate un numero stabilito di seggi: Cagliari (20), Sassari (12), Nuoro (6), Olbia-Tempio (6), Oristano (6), Carboia-Iglesias (4), Medio Campidano (3), Ogliastra (2). Il sessantesimo seggio sarà assegnato al secondo piazzato tra i candidati governatore.

I candidati

Grandi manovre in corso in merito ai candidati alle elezioni regionali Sardegna 2024. Lo scenario più probabile è quello di una spaccatura per entrambe le principali coalizioni.

Christian Solinas nel 2019 ha vinto nettamente le elezioni regionali con il 47%; cinque anni più tardi però l’attuale presidente della Sardegna non sembrerebbe essere certo di poter contare ancora sul sostegno di tutta la coalizione di centrodestra.

Da tempo infatti si parla di una possibile investitura per Paolo Truzzu, attuale sindaco di Cagliari; una ipotesi che sembrerebbe piacere a Fratelli d’Italia mentre Forza Italia avrebbe messo sul tavolo un tris di nomi: Pietro Pittalis, Alessandra Zedda e Settimo Nizzi.

Possibile una spaccatura con la Lega e il Partito Sardo d’Azione a sostegno di Solinas e il resto del centrodestra con Truzzu: il sentore è che tutto verrà deciso a Roma quando i partiti prenderanno una decisione anche sugli altri candidati presidenti in questa tornata delle regionali.

Nell’ambito dell’opposizione è stata siglata un’alleanza Pd-Movimento 5 Stelle. La candidata sarà la pentastellata Alessandra Todde che potrà contare sull’appoggio anche di Demos, Sinistra futura, Rossoverdi, La base, Orizzonte Comune, A Innantis, socialisti e Fortza Paris.

Nel centrosinistra però in campo c’è anche Renato Soru: l’ex presidente non sembrerebbe essere intenzionato a fare un passo indietro forte dell’appoggio di +Europa, Progetto Sardegna, Progressisti, Liberu, e Upc.

Ogni decisione dovrà essere presa entro il 22 gennaio: se nel centrosinistra una spaccatura sembrerebbe essere inevitabile visto l’attivismo di Soru che sembrerebbe essere già lanciato in campagna elettorale, nel centrodestra il sentore è che i partiti faranno la loro scelta a inizio gennaio dopo aver approvato la legge di Bilancio.

I sondaggi

Il primo sondaggio elettorale in vista delle regionali in Sardegna è stato realizzato a inizio ottobre dall’Istituto Piepoli per conto di alcuni imprenditori. Queste sarebbero le preferenze dei sardi in merito ai candidati presidente.

Alessandra Todde - 20%

Christian Solinas - 14%

Graziano Milia - 14%

Paolo Truzzu - 14%

Questo invece sarebbe il voto ai partiti

Fratelli d’Italia - 17,5%

M5s - 17%

Pd - 15%

Lega - 8%,

Psd’Az - 7%

Forza Italia - 7%

Progressisti - 1%

Avs - 1%

Demos - 1%

Socialisti - 1%

Tra le due coalizione stando al sondaggio ci sarebbe un autentico testa a testa, ma adesso si dovrà capire se centrodestra e centrosinistra correranno coese oppure se ci saranno delle divisioni. 

25 dicembre 2023

Disegno di legge per tutelare le feste di Natale in Italia.

La senatrice Lavinia Mennuni di Fratelli d'Italia, ha presentato la settimana scorsa un disegno di legge per tutelare le feste di Natale e i presepi natalizi nelle scuole per "difendere le tradizioni religiose italiane", che, secondo Fratelli d'Italia, sono sotto attacco. «Da alcuni anni assistiamo a decisioni inaccettabili e vergognose di alcune organizzazioni scolastiche che vietano il presepe nelle scuole o ne modificano l'essenza profonda modificando, ad esempio, la festa di Natale per un'improbabile vacanza invernale per non offendere i credenti delle altre religioni", ha lamentato la senatrice Lavinia Mennuni , promotrice della normativa. Con questo disegno di legge "non sarà più possibile cancellare il presepe, il Natale e la Pasqua nelle scuole italiane", ha aggiunto.

L'Associazione nazionale dei dirigenti scolastici (ANP), ha sostenuto che è necessario "tenere conto delle tradizioni del Paese, ma imporle per legge è inappropriato", ha dichiarato il suo presidente, Antonello Giannelli. .

Qualcosa di simile la pensa Riccardo Magi , segretario del partito progressista +Europa , per il quale "l'imposizione" di Fratelli d'Italia "non solo offende i credenti per questo uso strumentale dei simboli religiosi, ma è anche incostituzionale perché contraddice la libertà di culto."» inserito nella Costituzione. “Ma soprattutto – aggiunge Magi – ricordatevi dei regimi religiosi che vogliono imporre la parola di Dio attraverso la legge”. Da parte sua, il deputato Nicola Fratoianni , segretario di Sinistra italiana, ha osservato: «Fratelli d'Italia hanno presentato una proposta per 'difendere' il presepe. Di chi? "Non è noto."

Anche riguardo al disegno di legge non c’è unanimità tra le scuole e le associazioni dei genitori. Per Veronica Migani , direttrice di un istituto bergamasco dove convivono studenti di più di 40 etnie diverse - con studenti provenienti da America Latina, Africa, Cina ed Est Europa - l'iniziativa è semplicemente "una provocazione". «Nella nostra scuola ci sono alberi di Natale, crocifissi e nessuno ci ha mai rimproverato nulla. Nelle scuole non esiste un ambiente ostile e la nostra è multietnica; Mostriamo i nostri simboli senza aver mai ricevuto alcun rifiuto", così come "rispettiamo il Ramadan di alcuni studenti".

La risposta più forte alla proposta della senatrice Lavinia Mennuni  è stata data dal parroco di Capocastello, piccolo comune in provincia di Avellino, nel Sud Italia, che ha messo due mamme attorno al bambino Gesù, nel tentativo di fare appello al dialogo e mettere da parte "confronti e scontri ideologici". "La realtà è che oggi ci sono altri tipi di famiglie", ha ammesso. "Alla catechesi vengono i figli di genitori divorziati, di genitori single, ma anche di coppie gay".

16 dicembre 2023

La violenza non è amore!!

 Alla fine capì che non era colpa sua.

Capì in quel momento che tutto ciò non era normale.

Che non dovrebbe chiedere il permesso di uscire di casa.

Che la cena non doveva essere preparata all'arrivo e che non succedeva nulla se il cibo era freddo.

E se dicesse "tesoro" e lui rispose: Inutile!! Non dovevo essere d'accordo.

Che nessuna ubriachezza giustifica, che nessun sovraccarico di lavoro serve da spiegazione.
Alla fine capì che non era stupida, né brutta, né serva, poiché lui la insultava o la faceva sentire...

Capì che sorridere non era proibito.

Che aveva il diritto di farlo, che parlare al telefono, prendere un caffè, studiare per avanzare o cercare lavoro non era illegale.
"Tu, strofinaccio!! gli ordinò.
E si rese conto, finalmente, che avrebbe potuto rispondergli "NO!!".

Che aveva anche il diritto di parlare nonostante il suo "stai zitto, troia!!!"

E obbligo di non sopportare che baci gli altri.

Alla fine si rese conto che la paura è un miserabile nascondiglio.

Capì che solo sconfiggendolo avrebbe potuto impedirgli di accettare per oro colato il "Ti do la mia vita" che un giorno, anni fa, al loro matrimonio, si scambiarono entrambi.
Così finalmente se ne è accorta.

Respirò e lasciò uscire ciò che aveva immagazzinato dentro per tanto tempo:
"Ti denuncerò, sei un bastardo...!!!".

Non riuscì a finire la frase.

Il suo coraggio era arrivato tardi.....

Il suo disgustoso pugno, invece, non tardò di un secondo...

Sono tutte violenze, che nell’ambiente familiare si concretizzano in attacchi fisici, come percosse, contusioni o ferite, oppure in attacchi verbali come insulti, minacce, umiliazioni…

Rappresentano un attentato alla dignità della persona e un deterioramento dei beni giuridicamente tutelati: l'integrità fisica, l'onore, la libertà e la sicurezza personale o la libertà sessuale.

Analizzare la Politica.


Un termine che dovrebbe essere ufficialmente integrato nel linguaggio delle scienze politiche, se non lo è già stato, è “politicking”. Dietro questa parola si nasconde tutta una serie di processi che facilitano la comprensione di un lato oscuro della Politica. Lo troviamo nelle false promesse dei demagoghi nei periodi preelettorali, nei compromessi e nelle cospirazioni all'interno delle lotte per il potere anche all'interno dei partiti, nella farsa di identificarsi con ideologie che hanno radici nella società, anche se non lo si fa. Credere in essi, per conquistare il favore degli elettori, nelle transazioni e negli accordi per ottenere vantaggi e privilegi personali e di gruppo, illegali, nascosti alla gente. Vediamo una forma di politicizzazione quando i partiti raggiungono un accordo comune per approvare una legislazione che consente la politicizzazione delle agenzie, o quando applicano la pratica di comprare voti in cambio dell’acquisizione di posizioni. La politica si diffonde e si insedia molto facilmente, anche tra persone e gruppi della società che non sono direttamente legati alla politica e ai partiti politici. È una delle forme più spregevoli di degenerazione politica. Notiamo questo aspetto del fare politica nei media, nei dibattiti politici dove lo scambio e la discussione seria sulla cosa pubblica e sui temi politici si trasforma in argomentazioni demagogiche, evidenziando colpe reali o infondate delle istituzioni a cui appartiene la persona avversaria o contro i propri. persone. Lo notiamo ad esempio nei gruppi di opinione dei media o nei forum, anche in Internet su piattaforme come Facebook. Quando la conversazione, il dibattito o la discussione degenerano in pettegolezzi. Lo vediamo quando qualcuno pubblica un articolo sulla riforma fiscale, per citare un esempio, e qualche avversario che non è d'accordo su qualche aspetto, invece di confutare l'argomento, ricorre a cercare di screditarlo attribuendogli l'appartenenza a una minoranza o a un gruppo ostile. ideologie o attribuendogli incapacità intellettuale di esprimersi sull'argomento in questione.

Il politicizzare è la più clamorosa opposizione agli alti principi della Politica come strumento del popolo per compiere la nobile missione di rispondere all'interesse pubblico. È il modo egoista e corrotto con cui i politici approfittano delle loro posizioni di potere per raggiungere fama, supremazia o arricchimento. Oppure l'atteggiamento del comune cittadino quando si inserisce nel dibattito pubblico con pettegolezzi e commenti insensibili, per confondere o deviare l'analisi su una questione che non gli piace.

La politica e i pettegolezzi politici che minacciano ogni tentativo di istruzione sono diventati così virali nella cultura politica del paese che molte persone ora lo considerano normale. Come se fosse la cosa più importante nelle discussioni pubbliche e fosse il modo migliore per far avanzare la politica. Gli aderenti alla cultura della politica e del pettegolezzo si sentono veri leader e vincitori in una controversia, quanto più lanciano epiteti, accuse personali false o vere e commenti dannosi contro l'immagine dell'avversario.

La politica è l'esatto contrario del positivo di ciò che la politica dovrebbe significare come scienza e come arte. Così, la politica sostituisce l'altruismo con l'egoismo, la serietà e la prospettiva storica nella cosa pubblica con una visione immediata del raggiungimento del potere ad ogni costo, della nobile missione del servizio alla comunità per il beneficio personale e sociale più vicino.

Nella visione del politico, concetti come il bene comune, la giustizia sociale, le pari opportunità e l'etica del governo sono parolacce provenienti da agenti del male contrari al progresso dell'umanità. 

Dietro ogni azione politica si notano persone con obiettivi di pubblica utilità e preoccupazioni sociali molto limitate, con molti occultamenti sui loro veri scopi, abili in intrighi, manovre non etiche e immorali e infinite bassezze. La maggior parte dei politici sono persone cresciute in situazioni di privilegio e opportunismo e quindi con molta immaturità e nella maggior parte dei casi con poca istruzione.

Il disprezzo per questa tipologia di persone che talvolta determinano l'aspetto predominante nella vita pubblica è uno dei motivi per cui persone serie e capaci non aspirano a incarichi pubblici importanti. La loro vita, che potrebbe essere molto positiva nella leadership politica e amministrativa, si allontana da tutto ciò che sa di politica ed è così evidente come i posti vacanti che potrebbero essere occupati da migliaia di cittadini portoricani onesti, molto seri e qualificati si riempiano di subito dopo la presa del potere da parte di un nuovo governo o partito da parte di bande di politici carrieristi e opportunisti, ingannatori e manipolatori delle speranze popolari, che arrivano senza progetti, senza impegno, senza direzione, con l'unico scopo di godersi la bella vita e rubare .

Ecco perché è opportuno e sano che in ogni elezione gli elettori non si lascino trascinare dalle faziosità politiche, né dall’appartenenza dei candidati ad essi, ma si interessino piuttosto alla testimonianza di vita, alla storia delle esperienze positive, della capacità intellettuale e morale dei candidati e dei programmi e progetti che essi si impegnano a promuovere.           

14 dicembre 2023

Tutti vivono come possono!

"Ognuno vive come può." Qualche giorno fa ho trovato questa frase scritta nella mia pagina Facebook e sì, sarebbe illogico chiedere istruzioni su come orientarsi in un mondo dove nessuno sa veramente cosa sia la vita. Stiamo tutti improvvisando e nessuno è abbastanza sicuro di quello che sta facendo. Come direbbe mio fratello: “Quelli che ti dicono di aver capito bene sono quelli che capiscono meno”. Sento che siamo tutti così impegnati a cercare di ottenere qualcosa, che alla fine ci perdiamo la possibilità di vivere. Cosa stiamo cercando? Affinché? Cos'è vivere?
Non oso dire che tutti diano il massimo, ma posso dire che facciamo il meglio che possiamo, facciamo quello che possiamo. Credo di averlo già detto, ma trovo che il solo fatto di esistere sia già abbastanza stressante.
Mi sento sempre più perso in tutto questo, e continuo a chiedermi se quella sensazione prima o poi scomparirà nella vita, perché sembra che si sia già depositata in un piccolo angolo del mio essere. In questi tempi in cui come società stiamo rompendo le strutture che ci hanno sempre sostenuto, e non sappiamo davvero dove aggrapparci, mi sembra difficile metterci in discussione. Alla fine ci restano più dubbi che certezze, più paure che gioie. Non sarebbe bello pensare di meno e divertirsi di più?
Recentemente ho capito che non siamo mai preparati per ciò che accadrà. Aspettare il momento giusto non esiste. La vita ti lancia sassi, alcuni più grandi, altri più piccoli, e tu li affronti come meglio puoi, è così. Ogni persona vedrà per cosa usa le pietre in seguito.
Sento che la vita va molto veloce e che è impossibile rallentare. Cerchiamo di restare saldi e di trovare un equilibrio per camminare in un mondo che non smette mai di tremare, come un terremoto costante, dove la terra si spezza di tanto in tanto, e blocchiamo pietre che arrivano chissà dove per chissà cosa. È spaventoso, vero? Penso che non ci siano istruzioni per camminare in questa instabilità. L’unica cosa che posso dire è che alla fine ognuno vive come può
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11 dicembre 2023

Una mia riflessione per il Natale!

Oggi vorrei dedicare queste righe a tutte quelle persone che si sentono particolarmente tristi quando arrivano queste date perché ricordano i Natali passati in cui la felicità faceva parte della loro vita e ogni giorno si sentivano emozionati, condividendo con i propri cari momenti indimenticabili in cui il loro cuore sembrava battere forte ogni secondo e oggi, però, con il passare del tempo e la scomparsa di alcune delle persone più importanti della loro vita, tutti quei momenti sembrano far parte di un vecchio album di ricordi che è stato salvato in qualche angolo della loro memoria. Vorrei dedicare queste righe in particolare ad un caro parente che da tempo attraversa circostanze difficili e sente, come quasi tutti noi, che la sua vita non è come si aspettava, nonostante gli sforzi che fa ogni giorno per realizzarla. Ci è stata venduta l'idea che dobbiamo essere felici a Natale, solo per il gusto di essere Natale. Ci confezionano in un pacchetto che non puoi scambiare in nessun negozio, l'idea di solidarietà, cameratismo, pace, amore, speranza, perdono, sorriso, calore umano, cuore... che, in realtà, dovrebbe esistere tutto l'anno in ognuno di noi, eppure è solo a Natale che si evidenzia il fatto che dobbiamo essere esseri umani migliori. Inoltre, poiché è Natale, siamo soliti congratularci con quei parenti con cui non abbiamo contatti durante tutto l'anno, perché non abbiamo un buon rapporto con loro o anche perché ci hanno fatto dei brutti scherzi in passato e anche se non ne hai voglia, pensi "Comunque non importa, è Natale, non mi è difficile farlo". Allora ti rendi conto che il Natale è pieno di ipocrisia e che non assomiglia a quelle date tenere che vivevi nella tua infanzia, in cui eri ignaro di tutta la falsità che circonda la vita di ogni essere umano. Allo stesso modo, voglio ricordare che ci sono persone che continuano a subire gli effetti della crisi e che sono disoccupate e ancora non riescono a trovare un'opportunità di lavoro nonostante il loro valore; famiglie che non hanno abbastanza da mangiare e devono andare alle mense dei poveri e che non possono nemmeno sognarsi di comprare un regalo di Natale per i propri figli. Alcuni soffrono addirittura di grave depressione e hanno smesso di credere in se stessi a causa di questa situazione prolungata nella loro vita. Altri hanno perso familiari molto cari in circostanze tragiche e ci sono anche persone che soffrono di grande solitudine e si sentono depresse e in questi appuntamenti, l'unica cosa che fanno è accentuare più fortemente quel sentimento di solitudine e tristezza, perché La società e i media ci vendono la falsa idea di una famiglia unita e del ritorno a casa per Natale. E tutto questo senza dimenticare l'arrivo del nuovo anno e i propositi che tutti siamo soliti prendere per il nuovo anno, sapendo in anticipo che quando arriverà il 7 gennaio penseremo solo a cosa compreremo nei saldi e che non adempiranno i propositi che ci siamo prefissati perché in realtà, se non lo abbiamo fatto prima, non lo faremo adesso ed è anche assurdo pensare che il prossimo anno sarà migliore del precedente, proprio per il solo fatto che ti hanno fatto credere che dal 1° gennaio la tua vita cambierà per sempre e tutto andrà per il meglio, facendoti generare aspettative che poi non verranno soddisfatte e facendoti sentire ancora più depresso.