Mi chiedo se pubblicare foto più naturali non sia il segno di un nuovo rapporto con me stesso. Segno, forse, di una maggiore sicurezza o di una parziale rinuncia all’apparire.
Guardo una foto di mia mamma da giovane,
scattata in studio, come la maggior parte dei ritratti dell’epoca (gli anni
Trenta). Mi dico che il fotografo ha dovuto sceglierla con attenzione. Fra
molti scatti era la migliore. La foto è stata poi ritoccata secondo l’uso di
allora. Si può vedere, avvicinandosi, che una mano esperta ha delicatamente
accentuato la linea degli occhi e delle labbra, ricercando quell’equilibrio tra
aspetto idealizzato e naturale che mi sforzo anch’io di ottenere realizzando le
foto per il mio profilo su Facebook.
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